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Sogni di Carta che diventano realtà

In occasione della Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, celebratasi lo scorso 23 aprile, le insegnanti dell’Istituto comprensivo Andrea Doria di Vallecrosia (IM) hanno organizzato la Festa del Libro, che mi ha vista impegnata in due giornate, il 26 e il 28 aprile, con un’attività collegata al mio secondo libro, “Sogni di Carta”.
Si è trattato di un evento di grande stimolo per gli alunni di tutte le classi della scuola primaria, alla scoperta dell’amore per la lettura e per il raccontare storie.
Sono orgogliosa di aver fatto parte di questo bellissimo team quest’anno, felicissima che il mio “Sogni di Carta” sia stato scelto come testo rappresentativo di questa festa.
La Festa del Libro è stata organizzata come un percorso itinerante per conoscere i protagonisti della mia storia, che per due giorni hanno vissuto anche nella realtà in una rappresentazione che mi ha coinvolta in prima persona.

La festa doveva svolgersi all’interno del parco dei Padri Somaschi, purtroppo però, a causa maltempo, la location tradizionale non è stata utilizzabile. La prima giornata, dunque, è iniziata con un imprevisto. Tuttavia, neppure la pioggia ha frenato l’entusiasmo delle insegnanti, dei genitori e della sottoscritta.

Per l’occasione, ho portato con me una valigia vuota, pronta a riempirla con esperienze uniche e indimenticabili e a fare scorpacciata di sorrisi.
Il viaggio è cominciato da qui, da quelle parole che ho scritto una fredda sera di novembre di qualche anno fa, quando Archimede e Gulliver bussarono alla porta della mia fantasia e mi sussurrarono la loro storia.

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Ho avuto il piacere di assistere alla prima rappresentazione dello spettacolo. Ascoltare la narratrice raccontare la storia uscita dalla mia penna, creare l’atmosfera giusta per i bambini e introdurre i personaggi è stato emozionante. Com’è ovvio che sia, conosco a memoria le parole dell’incipit di “Sogni di Carta”, che mi piace rileggere all’infinito, e sono rimasta affascinata dal fatto che la narratrice della storia abbia usato un tono di voce perfetto, un’intonazione sublime, tanto da risultare alle mie orecchie forse ancora meglio di come me lo ero immaginato durante la stesura delle prime battute del libro! Il nodo in gola è stato assicurato, soprattutto quando sulla scena sono comparsi due perfetti Archimede e Gulliver.

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I due attori che hanno prestato il volto ai miei protagonisti sono stati bravissimi nel trasmettere ai bambini spettatori l’anima della storia. Gulliver  ha persino sfornato di sua iniziativa i biscotti originali del topolino, sgranocchiandoseli per davvero durante la rappresentazione.

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Le parole non rendono giustizia alla bellezza della scena, e neppure a tutte le emozioni che ho provato incontrando dal vivo i personaggi usciti fuori dalla mia penna.

a1801890-5a2c-4a66-968c-7c9be6983835Dopo che Archimede e Gulliver hanno consegnato ai bambini la preziosa (e golosa) ricetta dei biscotti, si è passati alle scene successive, in cui le insegnanti hanno letto dei brani tratti dai romanzi che vengono nominati all’interno di “Sogni di Carta”, e cioè “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren, “Matilde” di Roald Dahl, “Momo” di Michael Ende e “Pinocchio” di Carlo Collodi. Sono rimasta colpita dalla scelta dei brani, tutti magicamente inerenti alla mia storia, che hanno finito per costituire un file rouge volto a far comprendere ai bambini l’importanza della lettura, della fantasia, della curiosità, del tempo da donare agli altri e a noi stessi e della disponibilità all’ascolto.

La penultima tappa di questo fantasioso percorso è stata rappresentata da un gioco, un laboratorio volto a stimolare i bambini, al quale purtroppo non ho assistito, ma è stato bellissimo, ne sono sicura.

A questo punto, i bambini erano già carichi, allegri e festosi e si sono ritrovati davanti a uno schieramento di mamme travestite da topoline di biblioteca che hanno cantato per loro la canzone dello Zecchino d’Oro, “Il Topo con gli occhiali”.

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“I libri sono amici che fanno compagnia,
i libri sono sogni di accesa fantasia,
i libri son momenti di gioia e commozione,
non manca l’emozione che un brivido ti dà.

Entrate in libreria
perché vi piacerà!”

Ogni singola parola di quella canzone si adatta alla perfezione alla storia di “Sogni di Carta” e al rapporto tra Archimede e Gulliver e, dopo la strofa conclusiva, i bambini sono entrati dentro la biblioteca scolastica, dove c’ero io ad aspettarli, ma loro erano ignari di avere di fronte la scrittrice in carne e ossa della storia!

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Una piccola chicca di queste giornate è che io, per l’occasione, ho scelto un vestito fantasioso, con dei gufi disegnati sopra. Solo una volta arrivata a scuola, però,  ho scoperto che all’interno della biblioteca c’è da sempre un libraio speciale, un gufo peluche conosciuto come Gugù, che di notte si anima per festeggiare insieme ai personaggi di tutte le storie che si trovano sugli scaffali. I bambini hanno notato il collegamento (fortuito) e hanno vissuto un’esperienza doppiamente magica davanti ai miei occhi. Se non è magia questa!

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Una volta accomodatisi sulle sedie e sul tappeto, ho iniziato a raccontare loro della libertà che i libri ci offrono.

“I libri sono sogni: i sogni di voi lettori, ma anche delle persone che li hanno scritti. Avete mai pensato a chi si trova dietro un libro, agli scrittori? Come ve li siete immaginati?” ho domandato.

Le risposte a questa domanda sono state le più disparate, tutte divertenti ed esilaranti. Le più eclatanti sono state:

“Grassi!”

“Brutti!”

“Gobbi!”

“Che fumano la pipa!”

“Con la barba lunga”

“Con gli occhiali!”

“Io me li immagino vestiti con lo smoking, seduti alla loro scrivania mentre scrivono alla luce di una lampada.”

Quando, alla fine di tutti queste descrizioni, ho rivelato la mia vera identità, sono rimasti tutti sbalorditi di constatare che la loro immaginazione fosse ben lontana dalla realtà dei fatti. Hanno sbarrato gli occhi, incantati da quella inaspettata sorpresa. Ne è scaturita una valanga di emozioni e reazioni che mi hanno commossa nel profondo.

Dopo aver desiderato a gran voce un autografo, qualcuno mi è venuto ad abbracciare in una stretta che non si scioglieva più, provocando una reazione a catena, e presto mi sono trovata in mezzo a un enorme, calorosissimo abbraccio. Mi hanno stampato baci sulle guance e io me li sono tatuati nel cuore, per non dimenticarli più. Qualcuno mi ha lasciato persino un piccolo dono e, si sa, i bimbi non regalano niente se non sentono di doverlo fare, per questo il gesto è stato ancora più gradito.

Per non parlare, poi, di quei bambini che, a discorso concluso, venivano da me con una scintilla negli occhi dicendomi: “È stato bellissimo!”, “Grazie!”, “La tua storia è bellissima!” e ancora “Questa giornata mi è piaciuta proprio tanto!”.

In conclusione, ho avuto un’opportunità meravigliosa, non avrei potuto desiderare di meglio!

b3e6fe0a-bcd9-4be3-a385-dee612d1ba65Per questa esperienza devo ringraziare di cuore le insegnanti organizzatrici dell’evento Simona, Loredana e Wilma, insieme a tutti i docenti che hanno partecipato con passione e trasporto. Un enorme grazie va ai due attori che hanno impersonato Gulliver e Archimede, e a tutti i genitori, che hanno cantato per i bambini e che hanno accompagnato le classi in questo percorso meraviglioso alla scoperta dell’amore per la lettura. Tutti insieme hanno reso realtà un sogno, e questo è il regalo più grande che potessero farmi.

“Sogni di Carta” continua a regalarmi molto, nonostante siano passati ormai tre anni da quando misi il punto finale alla storia. Il mio romanzo è diventato realtà in più di un occasione, in questo primo anno dalla sua pubblicazione, ed è una magia meravigliosa, quella che la parola scritta può offrire a chi scrive e a chi legge. Grazie a “Sogni di Carta” ho fatto delle cose che credevo impossibili prima (come riuscire a intrattenere dei bambini), ho realizzato dei sogni di quando ero bambina (come tenere letture animate e laboratori in libreria per i più piccoli) e ora il mio libro è realtà, i suoi messaggi sono stati raccontati e accolti da bambini, genitori e insegnanti e io non posso esprimere tutta la mia gratitudine e la mia felicità.

“Sogni di Carta” è nato, tra le altre cose, anche per spronare bambini e genitori a svolgere delle attività insieme, divertendosi e dedicandosi del tempo prezioso a vicenda. All’interno del libro è presente la ricetta dei biscotti che tanto fanno impazzire il topino Gulliver, un piccolo regalo che ho voluto fare ai miei lettori per far sentire meno la nostalgia della storia di “Sogni di Carta” e trascorrere dei momenti piacevoli in famiglia.

18157197_10211210389649657_236129617655259057_nUna mamma, il giorno stesso della Festa del Libro mi ha scritto:

“Hilary è felicissima! Tutta gasata, mi ha trascinato al supermercato per comprare tutti gli ingredienti per i biscotti.” 

Ne è seguita la foto dei dolcetti che vedete qui a fianco.
È una grande soddisfazione sapere che il messaggio del mio romanzo sia stato colto. Per uno scrittore, non c’è soddisfazione più grande!

Un’altra avventura si è conclusa, dunque.
I sorrisi dei bambini sono stati contagiosi, non ero mai stata abbracciata con così tanto affetto da piccoli sconosciuti.
È stato un onore, per me, essere ospite della scuola e donare la mia storia a tutti quei musetti e spero che questo sia solo l’inizio di un bel percorso.

Mel